I fenomeni lesivi che coinvolgono i minori nel cyberspazio

SEXTING: il termine sexting, derivato dalla congiunzione delle parole inglesi sex (sesso) e texting (inviare messaggi), è un neologismo utilizzato per indicare l’invio di messaggi, testi e/o immagini sessualmente espliciti, principalmente tramite il telefono cellulare o tramite internet. Si suole distinguere tra sexting primario e sexting secondario intendendo nel primo caso la condotta della stessa persona rappresentata nell’immagine che la invia a un altro soggetto, mentre nel secondo caso la condotta del soggetto che riceve l’immagine e, facendone un uso improprio, la invia ad altre persone.

REVENGE PORNOGRAPHY: con il concetto di revenge porn si fa riferimento a un’espressione di lingua inglese che indica la condivisione pubblica di immagini o video intimi tramite internet, senza il consenso dei protagonisti. Tale fenomeno viene integrato qualora la divulgazione dell’immagine intima, da parte del soggetto che l’ha ottenuta, sia sorretta da fini vendicativi, denigratori.

SEXTORTION: il concetto di sextortion si distingue dai precedenti andando a integrare un fenomeno che valorizza la finalità strumentale dell’immagine. L’uso dell’immagine, infatti, in tali casi può avere una finalità economica o di ottenere favori sessuali o, per esempio, di riportare la persona nella relazione e così via enumerando.

CYBERBULLISMO: il fenomeno del cyberbullismo si inquadra all’interno del fenomeno del bullismo e utilizza le tecnologie informatiche per intimorire, molestare, mettere in imbarazzo, far sentire a disagio o escludere dai gruppi di amici altre ragazze o ragazzi. La rete viene utilizzata per diffondere immagini o video diffamanti, veri o falsi che siano, attraverso social network, messaggi, chat, forum. Spesso il materiale riguarda aspetti legati alla sessualità e il tema del cyberbullismo può, dunque, interferire col tema del sexting, revenge porn e sextortion.